Con l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026, il sistema nazionale di istruzione si prepara ad affrontare alcune novità significative introdotte dall’articolo 5 del Decreto-legge n. 45 del 2025, convertito nella legge n. 79 del 5 giugno scorso. Si tratta di interventi che puntano a razionalizzare l’organizzazione scolastica, a garantire maggiore trasparenza negli esami di idoneità e a favorire la digitalizzazione delle procedure nelle scuole paritarie.

Una prima novità riguarda le classi terminali collaterali delle scuole paritarie: d’ora in poi potrà essere attivata soltanto un’unica sezione per ogni indirizzo di studi già esistente, e solo previa autorizzazione dell’Ufficio scolastico regionale. Questo passaggio vuole evitare duplicazioni non necessarie e garantire un controllo più attento sulla qualità dell’offerta formativa.

Sul fronte degli esami di idoneità, il legislatore ha introdotto un limite chiaro: gli studenti potranno sostenere, nello stesso anno scolastico, prove di idoneità per non più di due anni di corso. In caso di esami riferiti a due annualità, la commissione sarà presieduta da un dirigente scolastico esterno, nominato dall’USR, così da rafforzare l’imparzialità del procedimento. Inoltre, per ridurre i costi a carico dell’amministrazione, non sono previsti compensi o rimborsi per i commissari. A breve un decreto ministeriale fisserà nel dettaglio modalità e tempistiche.

Un terzo ambito di intervento riguarda la digitalizzazione nelle scuole paritarie. A partire dal nuovo anno scolastico, queste istituzioni saranno obbligate a redigere i documenti di valutazione in formato elettronico, con pieno valore legale, e a renderli accessibili online alle famiglie. Parallelamente, sarà obbligatorio l’uso dei registri elettronici, delle comunicazioni digitali e del protocollo informatico. Pur nella spinta verso la modernizzazione, resta comunque garantito alle famiglie il diritto di ottenere, su richiesta, copie cartacee gratuite dei documenti.

Queste misure riflettono una duplice esigenza: da un lato, assicurare maggiore uniformità e trasparenza nel sistema scolastico; dall’altro, accelerare il percorso di digitalizzazione che il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha posto tra i suoi obiettivi principali. Il mondo della scuola, dunque, è chiamato a un nuovo passo di modernizzazione, che intreccia qualità, innovazione e semplificazione amministrativa.