Il 2 luglio 2025 il Consiglio di Stato ha confermato la bocciatura dei ricorsi avanzati contro il Decreto ministeriale 32/2025. I ricorsi evidenziavano la criticità riguardo al principio di trasparenza del reclutamento e alla possibile lesione dei diritti dei precari.

La sezione settima del Consiglio di Stato ha ribadito l’efficacia dell’ordinanza cautelare emessa dal TAR del Lazio.

I giudici della VII sezione hanno evidenziato che non è stato dimostrato un pregiudizio attuale e irreparabile derivante dall’applicazione del decreto. Di conseguenza, la richiesta di sospensione non è stata accolta. Hanno inoltre precisato che eventuali problemi di legittimità dovranno essere affrontati nella fase di merito, non in via cautelare. 

Il decreto stabilisce che entro il 31 maggio i dirigenti scolastici devono raccogliere la richiesta di conferma da parte delle famiglie e valutare la fattibilità della continuità del docente per l’anno successivo, con priorità sui posti residui dopo le fasi tradizionali di immissione in ruolo. Tale decreto consente alle famiglie di richiedere la conferma dell’insegnante di sostegno già in servizio l’anno precedente, per garantire continuità didattica.

Con questa ordinanza, il Consiglio di Stato rafforza l’impianto normativo che sostiene il diritto alla continuità educativa per gli alunni con disabilità. Il futuro della questione sarà deciso nella fase di merito e, molto probabilmente, in sede costituzionale, dove si discuterà l’equilibrio tra diritto all’istruzione e principi costituzionali relativi alla funzione pubblica e alla trasparenza.