Con la sentenza della Corte dei Conti n.146/2023 due maestre sono state assolte per impossibilità del Collegio contabile di definire colposa la loro condotta durante un incidente accaduto in una scuola dell’infanzia. Una bambina riceve da una delle due maestre un lecca-lecca come premio. Durante il cambio orario, la seconda maestra non riesce ad evitare la caduta della bambina che cade a terra con lo stecco ancora in bocca. All’arrivo in pronto soccorso i genitori riconoscono il risarcimento danni a causa della lacerazione e della disfunzione permanente recata a loro figlia. Inizialmente il ministero è stato condannato a risarcire circa 22 mila euro alla famiglia della bambina, poiché la scuola priva di assicurazione. Ma successivamente è avvenuta la restituzione del denaro, quando è stata riconosciuta la colpa alla prima insegnante. La sua responsabilità ricade sulla violazione contrattuale dell’obbligo di vigilare sulla sicurezza e incolumità degli allievi.

Obbligo mancato solo dalla prima insegnante, in quanto la seconda non era stata avvertita della datazione. Nel caso di specie, la Corte dei Conti ritiene che un ulteriore danno sia stato arrecato in principio, avendo regalato lo stecco alla bambina senza spiegarne il congruo utilizzo e quindi causando la ferita per la caduta che diversamente, da seduta, non sarebbe avvenuta. Il caso si è concluso con un pagamento dei danni da parte della prima maestra per una somma agevolata del 50% rispetto a quella richiesta dalla Procura regionale e con la vittoria della seconda, scagionata per mancata conoscenza del fatto.