Il sistema scolastico entra in una nuova fase di programmazione strutturale del reclutamento. È stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che autorizza il Ministero dell’Istruzione e del Merito ad avviare un piano triennale di assunzioni per un contingente complessivo di 58.135 docenti, distribuiti tra gli anni scolastici 2025/26, 2026/27 e 2027/28.

Si tratta di una misura che si colloca all’interno degli impegni assunti dall’Italia con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), in particolare con il target M4C1.14-ter, che impone un’accelerazione sulle procedure concorsuali e sulla stabilizzazione del personale.

La composizione del contingente: posti comuni e sostegno

Il nuovo piano autorizza la copertura di:

  • 50.866 posti comuni,

  • 7.269 posti di sostegno.

La quantificazione deriva da un'analisi del fabbisogno realizzata su un orizzonte triennale, finalizzata a garantire continuità didattica e programmazione anticipata delle graduatorie.

Come si arriva al totale di 58.135 posti

La cifra complessiva è il risultato della somma di tre quote distinte, frutto di una ricognizione sia dei posti già disponibili sia di quelli che si renderanno vacanti nei prossimi anni.

  1. Eccedenza di posti dell’anno scolastico in corso – 4.381 posti
    È la parte residua dei posti vacanti rilevati dopo la mobilità, al netto delle immissioni in ruolo già autorizzate per l’anno scolastico in corso.

  2. Proiezione del secondo anno – 25.314 posti
    Rappresenta la stima dei posti che si libereranno nell’a.s. 2026/27, principalmente per effetto dei pensionamenti e delle cessazioni dal servizio.

  3. Proiezione del terzo anno – 28.440 posti
    È la quota riferita al fabbisogno previsto nell’a.s. 2027/28, calcolata secondo il trend storico degli organici e delle dinamiche del personale.

Questa pianificazione consente al Ministero di bandire concorsi per tempo, evitando il ricorso sistematico alle supplenze annuali e uniformando il reclutamento a una logica di programmazione pluriennale.

Concorsi e graduatorie: come avverranno le assunzioni

Le nuove assunzioni saranno effettuate sulla base delle graduatorie che scaturiranno dai prossimi bandi, a partire dal Concorso PNRR 3, ormai imminente.

Le graduatorie di merito avranno validità triennale, e saranno dunque utilizzabili non solo per il primo anno di immissioni, ma anche per le successive tornate del 2026/27 e 2027/28.

Al termine della fase PNRR, il reclutamento tornerà alla programmazione ordinaria, senza vincoli europei di risultato, ma con l’obiettivo – dichiarato dal Ministero – di consolidare una cadenza regolare delle procedure concorsuali.

Un passo verso la stabilizzazione del sistema

Il piano triennale punta a ridurre il ricorso al precariato strutturale e a rafforzare la continuità didattica, permettendo alle scuole di avere certezze sugli organici con largo anticipo.
È una misura che mira anche a rendere più efficiente il lavoro degli Uffici Scolastici Regionali, dando loro margini temporali più ampi per la gestione delle immissioni in ruolo.

Nei prossimi mesi si attende la pubblicazione dei bandi che daranno concretamente avvio alle nuove procedure, nel tentativo di allineare il sistema di reclutamento italiano agli standard europei di stabilizzazione del personale docente.