Con la circolare n. 8524/2025 il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha fornito un quadro interpretativo definitivo sulle modalità di affidamento dei viaggi di istruzione, alla luce del nuovo Codice dei Contratti pubblici, applicabile alle scuole dal 2025.
La novità più rilevante riguarda la possibilità per gli istituti di procedere con affidamento diretto fino alla soglia di 140.000 euro, senza necessità di esperire gare complesse.
Il chiarimento arriva dopo un confronto istituzionale con ANAC e con il Ministero del Turismo, con l’obiettivo di garantire uniformità di comportamento nelle scuole e di evitare interpretazioni difformi sul territorio.
Affidamento diretto fino a 140.000 euro: cosa cambia
Secondo il Ministero, gli istituti scolastici possono affidare direttamente il servizio di organizzazione dei viaggi, previa decisione a contrarre ai sensi dell’art. 17 del d.lgs. 36/2023.
L’affidamento diretto è possibile anche senza consultare più operatori economici, purché la scuola individui soggetti con esperienza documentata e competenze adeguate.
Il MIM sottolinea tuttavia che rimane buona prassi acquisire più preventivi, nel rispetto dei principi di concorrenza, trasparenza e correttezza dell’azione amministrativa.
Nel parere fornito all’Amministrazione scolastica, ANAC – guidata dal presidente Giuseppe Busia – chiarisce che la suddivisione dei viaggi in più affidamenti non costituisce frazionamento artificioso se le iniziative hanno finalità differenti.
Sono citati come esempi:
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corsi di lingua all’estero,
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viaggi culturali,
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uscite connesse a specifici progetti formativi.
Il Ministero ribadisce che, nell’ambito dell’autonomia scolastica, ciascuna istituzione può individuare ulteriori finalità distinte, purché adeguatamente motivate.
La circolare richiama anche le modalità da seguire quando l’importo supera la soglia dell’affidamento diretto.
1. Per viaggi di istruzione tra 140.000 e 221.000 euro
Le scuole – considerate “amministrazioni sub-centrali” – possono utilizzare una procedura negoziata senza bando, tramite le piattaforme telematiche messe a disposizione dalle centrali di committenza, come previsto dall’art. 62, comma 6, del d.lgs. 36/2023.
2. Per corsi di lingua e servizi assimilati tra 140.000 e 750.000 euro
Rientrando nell’ambito dei servizi sociali e affini, è possibile ricorrere alla medesima procedura negoziata senza bando fino alla soglia UE dei 750.000 euro.
3. Oltre 221.000 euro (viaggi) e oltre 750.000 euro (soggiorni linguistici)
Per importi superiori, la procedura obbligatoria diventa la gara aperta, con pubblicazione del bando e tutte le formalità competitive previste dalle norme europee.
Il MIM informa inoltre che Consip ha avviato una gara nazionale per costruire, entro il 2026, un modello di procurement digitale dedicato alle scuole.
Attraverso questo strumento, gli istituti potranno acquistare servizi “chiavi in mano” anche sopra soglia, selezionando direttamente imprese qualificate, riducendo così:
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tempi procedurali,
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oneri amministrativi,
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rischi e responsabilità connessi alla gestione autonoma delle gare.
Con regole più chiare sulle soglie, sulle procedure e sul ruolo dell’autonomia scolastica, le istituzioni potranno programmare uscite e soggiorni con maggiore sicurezza giuridica, evitando contenziosi e garantendo scelte trasparenti e conformi al Codice dei Contratti.







