Il fatto
Con sentenza n. 549/2024 il Tar Brescia nega ai genitori dell'alunno DSA (con disturbi specifici di apprendimento) il ricorso e la richiesta di promozionea seguito della sua bocciatura agli esami di recupero.
Durante lo scrutinio di valutazione del recupero del debito per insufficienza in due delle tre materie con sospensione di giudizio a giugno, uno studente DSA viene bocciato all'unanimità dal consiglio di classe. I genitori dunque fanno ricorso opponendosi al ministero regolarmente costituitosi.
Il commento
La motivazione della bocciatura risiede nella verifica con esito negativo dei due esami, delle due materie da recuperare, svolti dal ragazzo. Gli esami, essendo l'alunno dsa, godevano di benefici previsti dal suo PDP (Piano didattico personalizzato). Dunque, seppure la prova di matematica non era differente dalle altre prove di matematica svolte dagli altri compagni, si considerava completa se svolta dall'alunno DSA per il 75% invece che per il 100%, richiesto invece agli altri. Tuttavia lo studente non conclude neanche un quesito di geometria e solo uno di algebra, mostrando comunque errori gravi. Seguì quindi la prova orale che, per evitare affaticamenti cognitivi, era stata ridotta a 15 minuti, ma lo studente anche in questo caso dava solo risposte parziali, conseguendo complessivamente il voto di 5/10 e venendo dunque bocciato. Esattamente allo stesso modo si concludeva l'esame di latino.
Fare svolgere un compito uguale agli altri compagni non è ritenuto sbagliato né escludente se il PDP dell'alunno, come questo in questione, riteneva buoni i processi di memorizzazione e di capacità di elaborare i concetti. Ritenuta capacità sufficiente del ragazzo anche quella di immagazzinare e recuperare le informazioni. Dunque l'aiuto di cui lo studente necessiva riguardava solo i tempi di consegna, appunto ridotti dagli insegnanti permettendogli di considerare concluso il compito da lui svolto per il 75% del totale.
La decisione
Per questo la valutazione viene considerata idonea e rispettosa dell'alunno, e cade il ricorso dei genitori.