La riorganizzazione scolastica tramite dimensionamento è prevista dalla riforma della Missione 4 del PNRR. Al fine di favorire il processo, tutte le Regioni che risulteranno aver effettuato il dimensionamento nei termini previsti, così come modificati dal presente dl, potranno usufruire di una serie di misure agevolative sotto elencate.
In ritardo rispetto al cronoprogramma, le regioni Campania, Emilia Romagna, Toscana e Sardegna, a cui si sono aggiunte anche Piemonte e Umbria. Al fine di garantire il regolare avvio del prossimo anno scolastico e di sostenere il processo di dimensionamento della rete scolastica previsto dalla riforma R. 1.3, “Riorganizzazione del sistema scolastico della Missione 4 del Piano nazionale di ripresa e resilenza”, con il decreto legge approvato ieri, martedì 14 gennaio 2025, dal Consiglio dei ministri si dispone che le regioni che non hanno ancora adottato i piani di dimensionamento possano farlo entro dieci giorni dall’entrata in vigore del decreto legge.
La riforma intende intervenire su due aspetti strategici: il numero delle studentesse e degli studenti per classe e il dimensionamento della rete scolastica.
Il numero degli iscritti alle scuole diminuirà nei prossimi anni a causa della denatalità, comportando una riduzione della necessità di personale scolastico: uno scenario che offre l’occasione per ripensare l’organizzazione del sistema scolastico.
Il risultato finale sarà una riduzione del numero medio di studentesse e studenti per classe, a vantaggio della qualità dell’insegnamento.
Con la Legge 197 del 29 dicembre 2022, art. 1, c. 557, sono stati definiti i criteri per la riorganizzazione della rete scolastica, con effetto previsto a partire dal 2024/2025.
Il dimensionamento non comporta la chiusura di alcuni istituti, bensì il loro accorpamento ad altro istituto così da rispettare il requisito degli studenti iscritti per la costituzione di una istituzione scolastica.Tutte le Regioni che risulteranno aver effettuato il dimensionamento nei termini previsti, così come modificati dal presente dl, potranno usufruire di una serie di misure agevolative, tra le quali la possibilità di istituire classi anche senza il requisito del numero minimo di studenti, la salvaguardia del contingente Ata per l’anno scolastico 2025/26 e la nomina di un docente con funzioni vicarie del dirigente scolastico sulle scuole oggetto di dimensionamento.