Nel corso di quest’anno lo strumento di alta amministrazione, ma anche di programmazione, qual è la direttiva sull’azione amministrativa e la gestione, assume una valenza davvero strategica, collegato com’è alle risorse del PNRR. Ad oggi è possibile solo fare una fotografia parziale dello stato di avanzamento dell’attuazione del PNRR per l’istruzione, ma alcuni interventi e provvedimenti sono già riconoscibili. La Direttiva generale per l’azione amministrativa e la gestione definisce gli obiettivi che le Unità organizzative di primo livello del Ministero dell’istruzione - di seguito anche “Centri di Responsabilità Amministrativa” o “CRA” - sono chiamate a conseguire per l’anno 2022 e per il triennio 2022-2024 con l’impiego delle risorse umane, finanziarie e strumentali assegnate, coerentemente con gli indirizzi di programmazione strategica contenuti nel Programma di Governo, nel Documento di Economia e Finanza, nella legge 30 dicembre 2021, n. 234, di approvazione del Bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2022 e del Bilancio pluriennale per il triennio 2022–2024 e nella relativa Nota integrativa, nonché con le priorità politiche definite nell’Atto di indirizzo del Ministro adottato con D.M. 15 settembre 2021, n. 281.
Il documento, adottato annualmente entro 10 giorni dall’approvazione della legge di bilancio, identifica i principali risultati che i Centri di Responsabilità Amministrativa del Ministero dovranno realizzare, in relazione agli indicatori stabiliti dalla documentazione di bilancio, definendo altresì i relativi meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione. Il Ministro dell’istruzione, dunque, assegna con proprio decreto, ai titolari dei Centri di Responsabilità Amministrativa del Ministero (i due dipartimenti), le risorse finanziarie iscritte nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione per l’anno finanziario 2022. Ai sensi dell’articolo 9, comma 1-bis, del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, la misurazione e valutazione della performance individuale dei dirigenti titolari delle unità dirigenziali di primo livello e di incarichi dirigenziali generali è inoltre collegata, oltre che al livello di conseguimento degli obiettivi definiti nel Piano della performance e nel contratto individuale, anche al raggiungimento degli obiettivi individuati nella Direttiva generale per l'azione amministrativa e la gestione.
Sulla scorta delle previsioni normative, sino allo scorso anno, la Direttiva generale per l’azione amministrativa e la gestione del Ministero dell’istruzione è stata incorporata al Piano della performance, sul presupposto della complementarietà dei due documenti. A decorrere dal corrente anno, alla Direttiva ha fatto seguito l’adozione del Piano Integrato di Attività e Organizzazione - di seguito anche “PIAO” - documento da adottare entro il 31 gennaio di ogni anno e relativo a un orizzonte temporale triennale, nel quale, ai sensi dell’articolo 6 del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, confluiranno i principali strumenti di programmazione sinora adottati dall’Amministrazione, incluso il Piano della performance[1].La sezione introduttiva della Direttiva è dedicata alla presentazione dell’Amministrazione, attraverso la descrizione della struttura organizzativa.
Le amministrazioni con più di 50 dipendenti (esclusi gli istituti scolastici) dovranno riunire in quest’unico atto tutta la programmazione, finora inserita in piani differenti, e relativa a: gestione delle risorse umane, organizzazione dei dipendenti nei vari uffici, formazione e modalità di prevenzione della corruzione










