L'affidamento diretto, da parte della Pubblica amministrazione, di servizi d'importo inferiore a 40.000 euro deve avvenire nel rispetto delle disposizioni del codice dei contratti pubblici e dei principi generali di trasparenza e di contemperamento dell'efficienza dell'azione amministrativa con i principi di parità di trattamento, non discriminazione e concorrenza tra gli operatori economici; di conseguenza, in base ai principi propri del Codice dei contratti pubblici, la scelta di affidare un servizio, sia pure d'importo inferiore a 40.000 euro, mediante una procedura che preveda un confronto competitivo tra operatori (quindi una gara, sia pure informale) non richiede alcuna particolare motivazione e, in un contesto in cui vi è, appunto, l'alternativa tra la consultazione informale di operatori economici e l'utilizzo di procedure comparative, la presenza di trattative finalizzate all'affidamento diretto, anche se scaturite in una bozza di convenzione, non può essere tale da creare un affidamento meritevole di tutela nel soggetto interessato.
TAR MARCHE N.637 - Sez. 1 — 20 giugno 2014










