Autobus più sicuri, conducenti più formati, gare d’appalto più trasparenti.
Con la conversione in legge del Decreto Scuola n. 127/2025, la Camera ha approvato un pacchetto di norme che cambia in profondità la gestione dei trasporti scolastici per uscite didattiche e viaggi di istruzione.
L’obiettivo è chiaro: trasformare la sicurezza e la qualità del servizio da fattori accessori a criteri vincolanti nella valutazione delle offerte di gara.

Per anni, le scuole hanno dovuto muoversi in un equilibrio fragile tra vincoli di bilancio e dovere di tutela. Ora la normativa modifica l’art. 108 del Codice dei Contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023), introducendo l’obbligo di utilizzare, per i trasporti scolastici, il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, fondato sul miglior rapporto qualità/prezzo.

Non sarà più possibile affidare i servizi al ribasso: il prezzo non potrà pesare oltre il 30%, mentre almeno il 70% dei punteggi dovrà riguardare parametri qualitativi.

Un passaggio epocale che sposta il baricentro dalla mera convenienza economica alla tutela effettiva della sicurezza dei minori e alla professionalità degli operatori.

Le stazioni appaltanti dovranno attribuire punteggi specifici a chi garantisce mezzi dotati di tecnologie di sicurezza avanzate – sistemi frenanti evoluti, dispositivi antislittamento, sensori di stanchezza del conducente, frenata automatica d’emergenza, mantenimento della corsia e controllo dell’angolo cieco.

Ma non solo: riceveranno maggiore punteggio anche i vettori che dispongono di autobus accessibili alle persone con disabilità e che impiegano autisti con formazione specifica per il trasporto di minori.

In questo modo, la sicurezza cessa di essere un requisito “morale” e diventa criterio tecnico ed economico misurabile, premiando la qualità anziché il risparmio immediato.

 Il decreto qualifica i contratti di trasporto per gite e uscite come appalti ad alta intensità di manodopera.

Ciò consente di limitare il peso del fattore economico, salvaguardando i costi del lavoro e impedendo ribassi che si tradurrebbero in tagli sulla sicurezza o sulla formazione dei conducenti.
La norma risponde anche a un’esigenza etica: evitare che la concorrenza al ribasso metta in pericolo studenti e accompagnatori, trasformando un momento educativo in un rischio evitabile.

Per applicare efficacemente le nuove regole, le istituzioni scolastiche dovranno riorganizzare le procedure di gara.

Il Regolamento dell’autonomia scolastica (D.P.R. 275/1999) offre già gli strumenti: accordi di rete, convenzioni e consorzi.
Le scuole potranno quindi unire le forze, costituendo reti territoriali per bandire gare comuni o avvalersi di centrali di committenza qualificate, così da gestire in modo coordinato la programmazione dei viaggi e la selezione dei fornitori.
Un approccio collaborativo che riduce il carico amministrativo e rafforza la capacità di controllo.

Con la nota MIM n. 7254 del 24 settembre 2025, il Ministero ha fornito linee guida e assistenza operativa alle scuole.

Dal 1° giugno 2025, infatti, per importi superiori a 140.000 euro, gli affidamenti dovranno essere effettuati tramite piattaforme certificate o tramite le centrali di committenza qualificate, come previsto dal nuovo Codice dei Contratti.
Parallelamente, è stata avviata da Consip una gara nazionale per servizi di trasporto “chiavi in mano”, a cui le scuole potranno aderire direttamente, ottenendo standard qualitativi elevati e procedure semplificate.

Gli Uffici scolastici regionali, inoltre, stanno potenziando i propri settori appalti con personale specializzato, per offrire consulenza e supporto tecnico alle istituzioni scolastiche del territorio.

Le nuove disposizioni non si limitano a migliorare la sicurezza tecnica dei trasporti: propongono una visione integrata del viaggio di istruzione, non più semplice gita ma esperienza formativa complessa che coinvolge responsabilità didattiche, organizzative e amministrative. In questa prospettiva, la qualità del trasporto diventa parte del valore educativo del progetto. Un autobus sicuro, un autista formato e un bando trasparente sono oggi, a pieno titolo, componenti essenziali della didattica esperienziale. Garantire viaggi sicuri non è solo un obbligo amministrativo, ma un atto di responsabilità pubblica nei confronti delle famiglie e degli studenti.