Il concorso PNRR 1 destinato all'assunzione di circa 20.000 docenti ha subito un ulteriore rallentamento con una recente sentenza del TAR Marche che ha avuto un impatto significativo sui risultati delle prove.
Le prove del concorso hanno violato il principio di anonimato della prova pratica, in cui ai candidati era stato chiesto di scrivere il proprio nome e cognome sui fogli di risposta.
Il TAR ha stabilito nella sentenza che dovrà essere ripetuta la prova pratica in quanto sarebbe stata violata la regola dell’anonimato. Pertanto il rifacimento della prova pratica e dell’orale interesserà i 174 candidati che hanno superato la prova scritta, senza alcuna ripercussione sulle immissioni in ruolo già effettuate per l’anno scolastico 2024/2025 e sul complesso delle procedure PNRR, stante anche l’esiguità dei numeri relativi alla procedura interessata dalla sentenza.
Nel concorso pubblico, il principio di anonimato è essenziale per garantire l’imparzialità della valutazione, evitando che i membri della commissione possano essere influenzati dalla conoscenza dell’identità dei candidati. In questo caso, la prova avrebbe dovuto essere trattata come una scritta, e per tale motivo la legge imponeva che rimanesse anonima.
Quella del TAR Marche non è la prima sentenza che riconosce la violazione del principio di anonimato. I maggiori rischi di esclusione dalle prove riguardano per lo più la regola dell’anonimato, la quale prevede che nessun elaborato consegnato alle commissioni esaminatrici debba contenere un “segno di riconoscimento”, errore questo molto comune tra i candidati.
Il rispetto del principio di anonimato nei concorsi pubblici è regolato dal D.P.R. n. 487/1994 "Regolamento recante norme sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalita' di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi" il quale stabilisce che 3. Il concorso pubblico si svolge con modalità che ne garantiscano l'imparzialità, l'efficienza, l'efficacia nel soddisfare i fabbisogni dell'amministrazione reclutante e la celerità di espletamento ricorrendo, ove necessario, all'ausilio di sistemi automatizzati diretti anche a realizzare forme di preselezione e a selezioni decentrate per circoscrizione territoriali."