Il nostro Istituto superiore sta organizzando, con un’associazione cicloturistica, un’uscita didattica sul territorio. Gli studenti saranno dotati di biciclette con pedalata assistita messe a disposizione dall’associazione stessa. L’associazione tuttavia non ci fornirà i caschi. In caso di sinistro che coinvolgesse i partecipanti la polizza sottoscritta dall’Istituto copre il danno?

Negli ultimi anni, le uscite didattiche in bicicletta stanno diventando sempre più popolari nelle scuole. Molte associazioni, infatti, ritengono che investire nella formazione dei più giovani sia essenziale per promuovere un futuro orientato alla mobilità sostenibile. Iniziative di questo tipo mirano a sensibilizzare gli studenti sull'uso di mezzi ecologici come, ad esempio, la bicicletta, per gli spostamenti quotidiani.

L’introduzione sul mercato di biciclette elettriche, come le e-bike e le bici a pedalata assistita, ha ulteriormente contribuito ad accrescere l’interesse verso questo mezzo di trasporto. Questi veicoli, grazie alle loro caratteristiche tecniche, consentono di ridurre lo sforzo fisico e incentivano l’utilizzo anche da parte di chi potrebbe trovare difficoltà nelle lunghe percorrenze o nei percorsi più impegnativi.

Le regole del Codice della Strada

Le biciclette elettriche si dividono in due categorie principali: le biciclette a pedalata assistita e le e-bike, ciascuna con regole specifiche stabilite dal Codice della Strada.

Il Codice, definisce con precisione le differenze tra queste due tipologie di veicoli:

  • Biciclette a pedalata assistita: sono dotate di un motore elettrico che si attiva esclusivamente durante la pedalata, agevolando lo sforzo del conducente senza sostituirsi completamente alla forza muscolare.
  • E-bike: funzionano con un motore autonomo che non richiede l’azione della pedalata. In questo caso, il motore può essere attivato tramite un acceleratore, rendendo le e-bike assimilabili ai ciclomotori. Di conseguenza, queste ultime devono rispettare le stesse normative applicate ai motocicli.

In entrambi i casi, è obbligatorio rispettare le norme del Codice della Strada.

Per quanto riguarda l’uso del casco, il Codice della Strada italiano non ne prevede l’obbligo, né per le biciclette tradizionali né per quelle a pedalata assistita, nemmeno per i minori di 14 anni.

Alla luce del principio di precauzione tuttavia, sarebbe più che opportuno che la scuola normasse quest'aspetto per questo tipo di attività specifica. Al contrario, è obbligatorio indossare giubbotti o bretelle riflettenti durante la circolazione fuori dai centri abitati, dal tramonto all’alba o nei tratti in galleria. Queste precauzioni hanno lo scopo di migliorare la visibilità dei ciclisti e prevenire incidenti stradali.

I profili assicurativi

A oggi, l’assicurazione per la Responsabilità Civile non è obbligatoria né per le biciclette tradizionali né per quelle a pedalata assistita. Tuttavia, il tema della sicurezza stradale è al centro delle riforme legislative, soprattutto in virtù del crescente numero di incidenti che coinvolgono mezzi di micromobilità come, ad esempio, i monopattini.

Per quanto riguarda le attività scolastiche, le migliori polizze assicurative disponibili sul mercato offrono una copertura completa sia per gli infortuni che per la responsabilità civile. Tuttavia, affinché l’attività venga riconosciuta dalla polizza, è necessario che l’uscita didattica in bicicletta sia regolarmente approvata dagli organi scolastici competenti.

In caso di incidente, se il sinistro è causato da un’altra persona, l’assicuratore potrà rivalersi sul responsabile per ottenere un risarcimento. Questo aspetto è particolarmente importante, poiché garantisce una protezione finanziaria sia per le scuole sia per le famiglie coinvolte.