Alcuni genitori di alunni frequentanti le classi 4° e 5° della scuola primaria del nostro Istituto Comprensivo hanno richiesto l’autorizzazione per consentire ai propri figli di uscire autonomamente da scuola. Questo solleva interrogativi su due aspetti centrali: nel caso si verifichi un incidente, esiste una responsabilità diretta dell’Istituto? E, in caso di infortunio, la polizza assicurativa copre eventuali danni?

Il tema dell’uscita autonoma degli studenti, specialmente per i più giovani, è da anni al centro di accesi dibattiti tra famiglie e amministrazioni scolastiche. Se da un lato, i genitori cercano di ottenere maggiore flessibilità, evitando l’obbligo di essere fisicamente presenti per il ritiro dei figli, dall’altro, i Dirigenti avvertono la responsabilità del rispetto dell’obbligo contrattuale di vigilanza sui minori affidati all'Istituto.

La questione è particolarmente rilevante nella scuola primaria e secondaria di primo grado, mentre negli istituti superiori si presenta meno frequentemente. Con l’età di 14 anni, infatti, la normativa riconosce ai ragazzi una maggiore autonomia decisionale e una responsabilità crescente in diversi ambiti della vita quotidiana. Tuttavia, un cambiamento recente nella normativa consente anche ai minori di 14 anni, inclusi quelli della scuola primaria, di lasciare autonomamente la scuola, purché ci sia un’esplicita autorizzazione da parte dei genitori.

Il quadro normativo

L’articolo 19-bis del Decreto Legge 16 ottobre 2017, n. 148, convertito in Legge 4 dicembre 2017, n. 172, rappresenta il riferimento normativo principale su questa materia. Tale articolo permette ai genitori di autorizzare l’uscita autonoma dei figli minori di 14 anni, sollevando il personale scolastico da ogni responsabilità legata alla vigilanza in questo frangente.

Il Ministero dell’Istruzione ha fornito ulteriori chiarimenti attraverso la nota n. 2379 del 12 dicembre 2017, specificando che tale autorizzazione deve essere concessa considerando diversi fattori. Tra questi, l’età dell’alunno, il grado di autonomia dimostrato e le caratteristiche specifiche del contesto di riferimento.

I genitori, nel decidere se richiedere l’uscita autonoma, devono attentamente valutare la maturità del figlio, la sua capacità di affrontare il tragitto verso casa, anche eventualmente con un mezzo di trasporto, e la conoscenza delle regole di base per la sicurezza stradale. Nella valutazione occorrerà anche tener conto di eventuali pericoli, come il traffico intenso, la presenza di attraversamenti pericolosi o altre situazioni di rischio lungo il percorso.

L’autorizzazione, in ogni caso, deve essere espressamente richiesta dai genitori. La scuola non può procedere in autonomia concedendola, ma può intervenire per negarla qualora ritenga che la situazione presenti rischi evidenti. Questo avviene, ad esempio, quando il Dirigente Scolastico, dopo aver consultato i docenti, giudica irragionevole la richiesta per motivi legati alla maturità, indipendenza e sicurezza dell’alunno.

Per evitare ambiguità e garantire un’applicazione uniforme delle regole, sarebbe consigliabile che ogni Istituto disciplinasse le modalità di entrata e uscita degli alunni attraverso un regolamento interno. Questo documento può definire in modo chiaro i criteri e le responsabilità connesse all’autorizzazione dell’uscita autonoma. Una volta concessa, il personale scolastico è esonerato da ogni obbligo di vigilanza, anche nel caso in cui il minore utilizzi mezzi pubblici o il servizio di trasporto scolastico.

La copertura assicurativa

Per quanto riguarda la tutela assicurativa, alcune delle migliori compagnie che operano nel settore scolastico prevedono l’estensione della polizza infortuni anche al tragitto casa-scuola e viceversa, più conosciuta come garanzia in itinere. Tuttavia, è importante sottolineare che la copertura è valida solo per il tempo strettamente necessario a compiere il percorso abituale tra l’abitazione e l’istituto scolastico e viceversa.

Una limitazione significativa riguarda gli infortuni derivanti da incidenti stradali. In tali casi, se l’alunno non ha rispettato le norme del Codice della Strada, l’indennizzo potrebbe essere ridotto in modo considerevole o addirittura negato. Questo sottolinea l’importanza di insegnare agli alunni il rispetto delle regole stradali e la prudenza durante gli spostamenti.

Anche se la normativa e le coperture assicurative offrono un preciso quadro di riferimento, è essenziale che genitori e scuole collaborino nel garantire la sicurezza degli alunni. La possibilità di consentire ai minori di uscire autonomamente da scuola rappresenta un passo verso una maggiore indipendenza, ma richiede responsabilità da parte di tutte le figure coinvolte.