Nel corso di quest’anno lo strumento di alta amministrazione, ma anche di programmazione, qual è la direttiva sull’azione amministrativa e la gestione, assume una valenza davvero strategica, collegato com’è alle risorse del PNRR. Ad oggi è possibile solo fare una fotografia parziale dello stato di avanzamento dell’attuazione del PNRR per l’istruzione, ma alcuni interventi e provvedimenti sono già riconoscibili.
La Direttiva generale per l’azione amministrativa e la gestione definisce gli obiettivi che le Unità organizzative di primo livello del Ministero dell’istruzione - di seguito anche “Centri di Responsabilità Amministrativa” o “CRA” - sono chiamate a conseguire per l’anno 2022 e per il triennio 2022-2024 con l’impiego delle risorse umane, finanziarie e strumentali assegnate, coerentemente con gli indirizzi di programmazione strategica contenuti nel Programma di Governo, nel Documento di Economia e Finanza, nella legge 30 dicembre 2021, n. 234, di approvazione del Bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2022 e del Bilancio pluriennale per il triennio 2022–2024 e nella relativa Nota integrativa, nonché con le priorità politiche definite nell’Atto di indirizzo del Ministro adottato con D.M. 15 settembre 2021, n. 281.
Il documento, adottato annualmente entro 10 giorni dall’approvazione della legge di bilancio, identifica i principali risultati che i Centri di Responsabilità Amministrativa del Ministero dovranno realizzare, in relazione agli indicatori stabiliti dalla documentazione di bilancio, definendo altresì i relativi meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione. Il Ministro dell’istruzione, dunque, assegna con proprio decreto, ai titolari dei Centri di Responsabilità Amministrativa del Ministero (i due dipartimenti), le risorse finanziarie iscritte nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione per l’anno finanziario 2022. Ai sensi dell’articolo 9, comma 1-bis, del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, la misurazione e valutazione della performance individuale dei dirigenti titolari delle unità dirigenziali di primo livello e di incarichi dirigenziali generali è inoltre collegata, oltre che al livello di conseguimento degli obiettivi definiti nel Piano della performance e nel contratto individuale, anche al raggiungimento degli obiettivi individuati nella Direttiva generale per l'azione amministrativa e la gestione. Sulla scorta delle previsioni normative, sino allo scorso anno, la Direttiva generale per l’azione amministrativa e la gestione del Ministero dell’istruzione è stata incorporata al Piano della performance, sul presupposto della complementarietà dei due documenti. A decorrere dal corrente anno, alla Direttiva ha fatto seguito l’adozione del Piano Integrato di Attività e Organizzazione - di seguito anche “PIAO” - documento da adottare entro il 31 gennaio di ogni anno e relativo a un orizzonte temporale triennale, nel quale, ai sensi dell’articolo 6 del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, confluiranno i principali strumenti di programmazione sinora adottati dall’Amministrazione, incluso il Piano della performance. La sezione introduttiva della Direttiva è dedicata alla presentazione dell’Amministrazione, attraverso la descrizione della struttura organizzativa.
Le priorità politiche
Al paragrafo 3 sono illustrate le priorità politiche che orientano il processo di programmazione strategico-finanziaria del Ministero dell’istruzione e, a seguire, gli obiettivi strategici e strutturali, come definiti nella Nota integrativa al bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2022 e per il triennio 2022-2024, che i titolari dei CRA del Ministero saranno chiamati a conseguire, con l’impiego delle dotazioni finanziarie e delle risorse umane e strumentali assegnate alle proprie strutture.
1 – GARANTIRE IL DIRITTO ALLO STUDIO PER TUTTE LE STUDENTESSE E PER TUTTI GLI STUDENTI
Il Ministero dell’istruzione intende garantire il pieno ed effettivo esercizio del diritto allo studio di tutte le studentesse e di tutti gli studenti. L’attuale tasso di dispersione scolastica, sia esplicita che implicita, oltre a compromettere la piena attuazione del dettato costituzionale e ad alimentare forme di iniquità non tollerabili, condiziona in maniera significativa la crescita economica e sociale del Paese.
a) Contrasto alla dispersione scolastica, riduzione della povertà educativa e dei divari territoriali
Questo obiettivo è già presente nelle precedenti direttive annuali. Nel PNRR è stato previsto un intervento straordinario per la riduzione dei divari territoriali, in sinergia con i fondi strutturali europei della programmazione 2021-2027. In particolare, saranno definite azioni mirate, con attenzione alle realtà territoriali e alle istituzioni scolastiche che hanno registrato maggiori difficoltà in termini di rendimento. Le azioni saranno personalizzate con iniziative tarate sui bisogni degli studenti, grazie alla realizzazione di una piattaforma dedicata ad iniziative di mentoring, counselling e orientamento attivo e professionale. Il piano si propone di conseguire l’obiettivo di medio-lungo termine della riduzione del tasso di abbandono scolastico, per raggiungere nel 2026, il target del 10,2%.
b) Inclusione scolastica
A supporto delle misure di contrasto della dispersione scolastica, verranno finanziate iniziative a sostegno dell’inclusione degli alunni con disabilità ed altri bisogni educativi speciali. Il Ministero prevede un impegno per l’aumento dei posti di sostegno nell’organico dell’autonomia per assicurare la continuità didattica degli alunni, nonché per l’acquisto di sussidi e ausili didattici da parte delle istituzioni scolastiche e per garantire il necessario sostegno agli interventi di formazione continua del personale docente impegnato nelle classi con alunni con disabilità.
c) Riorganizzazione del sistema scolastico
Come previsto nel PNRR, il Ministero si pone l’obiettivo di riformare l’attuale organizzazione del sistema scolastico incentrandosi sulla riduzione del numero degli alunni per classe e sul dimensionamento della rete scolastica. Il numero degli iscritti alle scuole diminuirà nei prossimi anni a causa della denatalità, comportando una riduzione della necessità di personale scolastico: uno scenario che offre l’occasione per ripensare l’organizzazione del sistema scolastico.
2 – POTENZIARE L’OFFERTA FORMATIVA NELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO
Il Ministero insiste sul potenziamento dell’offerta formativa e nel relativo allineamento agli standard internazionali e alle nuove competenze richieste dal mondo del lavoro.
a) STEM, competenze digitali e multilinguismo
L’attenzione alle discipline STEM si muove su un nuovo paradigma educativo: creare la "cultura" scientifica e la "forma mentis" necessarie per lo sviluppo del pensiero computazionale. L’obiettivo del potenziamento delle conoscenze e della abilità linguistiche, anche al fine di assicurare a tutti gli studenti una maggiore opportunità occupazionale, sarà perseguito attraverso l’implementazione di percorsi all’interno dell’istruzione scolastica e di un sistema di monitoraggio digitale delle competenze, nonché attraverso il finanziamento di corsi di lingua e metodologici per docenti e di progetti di mobilità internazionale rivolti a studenti e personale docente, in modo complementare rispetto alle iniziative riconducibili al programma Erasmus+.
b) Educazione alla sostenibilità
È fondamentale introdurre e rendere strutturali nelle scuole di ogni ordine e grado iniziative formative per l’educazione allo sviluppo sostenibile, quale condizione indispensabile per sostenere la transizione ecologica del Paese.
L’Amministrazione si impegna nella promozione di progetti educativi sulla tutela dell’ambiente, sulla sostenibilità economica e sociale, sulla cittadinanza globale e sull’acquisizione di corretti stili di vita. Per tale motivo, il Ministero dell’istruzione ha recentemente dato avvio al Piano “Rigenerazione Scuola” - per la transizione ecologica e culturale delle scuole - ispirato agli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs) previsti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che coinvolgerà tutte le istituzioni scolastiche sul territorio nazionale, attraverso partnership con enti qualificati implementando, anche attraverso l’emanazione di apposite linee guida, azioni di formazione e di informazione orientate all’acquisizione di abitudini e stili di vita improntati a criteri di sostenibilità.
c) Orientamento in uscita per gli studenti della scuola secondaria di I e di II grado
La riforma del PNRR è dedicata all’introduzione di moduli di orientamento – di durata non inferiore alle trenta ore annuali – nelle scuole secondarie di I e II grado e alla realizzazione di una piattaforma digitale di orientamento relativa all’offerta formativa terziaria degli Atenei e degli ITS, allo scopo di favorire scelte consapevoli in ordine alla prosecuzione del percorso di studi o all’inserimento nel mondo del lavoro.
d)Istruzione secondaria tecnica e professionale e Istituti Tecnici Superiori (ITS)
Il tema dell’istruzione tecnica e professionale riveste un ruolo centrale per il Ministero dell’istruzione. Infatti, nel PNRR è stato previsto un intervento di riforma degli istituti tecnici e professionali, finalizzato ad allinearne i curricula alla domanda di nuove competenze richieste dal tessuto economico e produttivo del Paese, in particolare verso l'output di innovazione del piano nazionale Industria 4.0, anche al fine di orientarne i contenuti in funzione della transizione digitale in atto in tutti i settori del mercato del lavoro. Un’attenzione privilegiata è riservata, inoltre, al sistema degli Istituti Tecnici Superiori (ITS). Ciò è confermato dalla previsione all’interno del PNRR di interventi sia di riforma sia di investimento. L’obiettivo prefissato dal Ministero è incrementare del 100% il numero di studentesse e studenti iscritti agli ITS, prevendendo anche l’attivazione di una piattaforma digitale nazionale per consentire agli studenti che conseguono un titolo di studio professionale di conoscere le offerte di impiego.
e) Estensione del tempo pieno e mense
Sempre attraverso il PNRR, il Ministero intende garantire un incremento dell’offerta formativa, anche nell’ottica del rafforzamento del contrasto alla dispersione scolastica e alla povertà educativa, attraverso l’estensione del tempo pieno. A tale fine, saranno attivati percorsi e progetti formativi in orario extrascolastico. Inoltre, per addivenire alla graduale estensione del tempo scuola su tutto il territorio nazionale, si interverrà inoltre per garantire che ciascuna scuola disponga di adeguati spazi per il servizio di refezione, attraverso la realizzazione di interventi edilizi di costruzione e/o di ristrutturazione che interesseranno circa 1.000 edifici scolastici. L’intervento si pone in sinergia con le risorse PON 2021-2027.
3 – PROMUOVERE PROCESSI DI INNOVAZIONE DIDATTICA E DIGITALE
Un’ulteriore priorità del Ministero dell’istruzione riguarda lo sviluppo e la diffusione di processi di innovazione didattica e digitale nelle scuole, a cui sono dedicate due misure di investimento del PNRR, concernenti, rispettivamente, la promozione di metodologie didattiche innovative, anche attraverso l’integrazione di strumenti digitali nella didattica, e il finanziamento di interventi per la digitalizzazione infrastrutturale del sistema scolastico, in conformità a quanto previsto, in sede europea, dalle country specific recommendations per il 2020.
a) Innovazione delle metodologie didattiche anche attraverso l’integrazione di strumenti digitali
È prioritario continuare a promuovere la sperimentazione e la diffusione capillare in tutte le scuole di nuove metodologie didattiche, orientate al superamento del modello di insegnamento tradizionale di stampo trasmissivo, incentrato sulla lezione frontale. È, inoltre, necessario favorire lo sviluppo di una didattica per competenze, di tipo collaborativo ed esperienziale, per consentire una maggiore personalizzazione dei processi di apprendimento degli studenti, in considerazione delle loro specifiche esigenze. Particolare attenzione sarà dedicata all’integrazione nella didattica delle tecnologie digitali, necessarie per favorire l’adesione ad approcci metodologici e pratiche di insegnamento innovative. Per tale motivo, come previsto nel PNRR, il Ministero intende sostenere lo sviluppo della didattica digitale e realizzare un sistema multidimensionale di formazione continua del personale scolastico, attraverso percorsi innovativi in materia di istruzione digitale, integrazione delle tecnologie nella didattica e transizione digitale delle scuole, a partire dalle esperienze del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD
b) Digitalizzazione infrastrutturale degli edifici scolastici
Con il progetto di investimento “Scuole 4.0”, previsto nel PNRR, il Ministero mira a incrementare la disponibilità di dotazioni tecnologiche e di cablaggi interni nelle scuole, al fine di trasformare le aule scolastiche in ambienti innovativi, connessi e digitali, idonei alla sperimentazione di nuove metodologie di apprendimento, e di assicurare a tutti gli istituti scolastici l’accesso alla banda larga. Il progetto di investimento prevede, altresì, la realizzazione e il potenziamento di laboratori per le professioni digitali in tutte le istituzioni scolastiche del secondo ciclo di istruzione, nonché la digitalizzazione delle segreterie scolastiche, al fine di supportare il processo di transizione digitale delle scuole. Il piano di investimento si basa sull’impiego sinergico di risorse del PNRR, fondi React-Eu e risorse PON della programmazione 2021-2027.
Le risorse, previste dal PNRR e messe a disposizione dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del consiglio dei ministri in collaborazione con il Ministero dell’istruzione, sono complessivamente 95 milioni di euro: 50 milioni sono destinati alla migrazione sul cloud, altri 45 milioni sono dedicati ai siti web.
L’avviso è destinato alle scuole pubbliche sedi di direttivo, compresi gli istituti comprensivi, che non hanno ancora avviato un piano di migrazione di servizi verso il cloud o che lo hanno fatto a partire dal 1° febbraio 2020.
Relativamente ai siti web il Ministero dell’istruzione e il Dipartimento per la trasformazione digitale hanno messo a punto un modello standard di sito web istituzionale per offrire a studenti, personale docente, personale ATA, genitori e, in generale, a tutti i cittadini un punto di accesso semplice e accessibile a informazioni aggiornate e provenienti da fonte certa, istituzionale e riconoscibile. Il modello, che verrà progressivamente aggiornato, è costruito in base alle necessità degli utenti ed è messo a disposizione tramite il progetto Designers Italia all’indirizzo (https://designers.italia.it/modello/scuole).
Il Decreto ministeriale per l’adozione del piano Scuola 4.0 è finalizzato a favorire la transizione digitale del sistema scolastico italiano per scuole innovative, nuove aule didattiche e laboratori; Con il decreto ministeriale si procede alla trasformazione di 100.000 classi in ambienti di apprendimento innovativi e alla creazione di laboratori per le nuove professioni digitali in tutte le scuole del II ciclo sarà adottato.
4 – PROMUOVERE POLITICHE EFFICACI PER LA VALORIZZAZIONE DEL PERSONALE SCOLASTICO
La valorizzazione del capitale umano rappresenta una leva strategica fondamentale per riposizionare la Scuola al centro del processo di crescita del Paese ed è pertanto indispensabile operare con il forte coinvolgimento dell’intera comunità scolastica, soprattutto del personale scolastico, il cui ruolo decisivo nel processo educativo va non soltanto riconosciuto, ma concretamente valorizzato.
a) Formazione iniziale
Il Ministero intende potenziare la formazione iniziale dei docenti, che dovrà essere incentrata su un modello formativo strutturato, stabile nel tempo ed integrato con il mondo dell’Università, al fine di sviluppare in modo coerente le competenze necessarie per l’esercizio della professione docente.
b) Reclutamento
Il tema del reclutamento assume una valenza strategica e centrale nell’azione del Ministero. Come previsto nel PNRR, il Ministero intende riformare il sistema di reclutamento degli insegnanti per stabilire un nuovo modello, legato a un ripensamento della loro formazione iniziale e della loro carriera. Ciò sarà garantito prevedendo una periodica continuità delle prove, al fine di superare le difficoltà connesse alla ripresa annuale delle attività didattiche e attraverso nuovi concorsi a cadenza regolare e con logica di programmazione.
c) Formazione in servizio e valorizzazione del percorso professionale
Nel PNRR il Ministero ha previsto un intervento di riforma diretto a costruire un sistema di formazione di qualità in linea con gli standard europei, il cui coordinamento sarà affidato ad una Scuola di Alta Formazione, un organismo qualificato dotato di un comitato tecnico-scientifico che coinvolgerà l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE), l’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione (INVALSI), nonché Università italiane e straniere. Alle azioni formative per gli insegnanti, si accompagnerà la realizzazione di un sistema digitale per la documentazione dei percorsi di formazione e delle esperienze professionali maturate.
Il decreto-legge 36/2022 dovrà essere convertito entro il 29 giugno, mentre il 26 maggio è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti. Gli articoli, dal 44 al 46, riscrivendo in parte il Decreto Legislativo 59/2017, prevedono:
- un nuovo modello integrato di formazione e di abilitazione per i docenti della scuola secondaria;
- un nuovo sistema di formazione iniziale e di accesso al ruolo dei docenti della scuola secondaria;
- i requisiti per la partecipazione ai concorsi per la scuola secondaria;
- la costituzione della Scuola di Alta Formazione dell’Istruzione
- un sistema di formazione continua incentivata
- una fase transitoria per l’accesso al concorso e per l’immissione in ruolo dei docenti della scuola secondaria
5 – INVESTIRE SULL’EDILIZIA SCOLASTICA E RIPENSARE GLI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO IN CHIAVE INNOVATIVA
Nel corso dell’anno 2022 e nel triennio 2022-2024, il Ministero dell’istruzione darà attuazione ai progetti di riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico, anche previsti nel PNRR, attraverso risorse nazionali, risorse RRF e fondi PON 2021-2027.
a) Costruzione di nuove scuole
Il Ministero, attraverso la specifica misura di investimento prevista nel PNRR, mira alla costruzione di nuove scuole, mediante interventi di sostituzione edilizia, che condurranno, entro il 2026, alla realizzazione di 195 nuovi edifici scolastici, per un totale di oltre 400.000 metri quadrati, che accoglieranno circa 58.000 studenti, generando una riduzione del consumo di energia finale del 20% rispetto ai parametri nazionali.
b) Riqualificazione del patrimonio edilizio esistente
Il Ministero sarà inoltre impegnato nella realizzazione di un grande piano per la messa in sicurezza e la riqualificazione strutturale ed energetica del patrimonio edilizio scolastico esistente, anche al fine di favorire una progressiva riduzione dei consumi energetici. Il piano di riqualificazione – che prevede la ristrutturazione di una superficie complessiva di 2.400.000,00 mq – vedrà il coinvolgimento del Ministero dell’Istruzione nella gestione del processo di autorizzazione, monitoraggio e rendicontazione degli interventi, la cui realizzazione avverrà sotto la responsabilità degli enti locali proprietari degli edifici.
Ad oggi l’importo autorizzato è del 19 %, l’importo erogato è del 1 %
c) Potenziamento delle infrastrutture scolastiche per lo sport
Una specifica linea di investimento riguarda il potenziamento delle infrastrutture per lo sport a scuola, con l’obiettivo di aumentare, attraverso interventi di nuova costruzione, riqualificazione e messa in sicurezza degli spazi scolastici, l'offerta di attività sportive, anche oltre l’orario curriculare, su tutto il territorio nazionale, già dalle prime classi della primaria.
Sono stati siglati cinque Protocolli d’intesa che il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha firmato alla presenza della Ministra per il Sud e per la Coesione territoriale. Trasparenza, corretta attuazione, velocità e sostenibilità. Queste le linee guida delle Intese siglate con la Presidenza del Consiglio dei Ministri-Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, con l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), con il Gestore Servizi Energetici (GSE) e con Sport e Salute S.p.A. Tra gli accordi sottoscritti oggi, il Ministero ha inoltre aderito al Protocollo già stipulato tra la Guardia di Finanza e il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Per favorire la realizzazione di nuove palestre o impianti sportivi e la messa in sicurezza di strutture sportive già esistenti– misura alla quale sono destinati 300 milioni di euro –Sport e Salute S.p.A. si impegna a supportare il Ministero dell’Istruzione nelle fasi attuative del Piano.
6 – AUTONOMIA SCOLASTICA E VALORIZZAZIONE DEL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE
È prioritario secondo il Ministero promuovere azioni per il sostegno e il rilancio dell’autonomia funzionale delle istituzioni scolastiche, nonché investire per il rafforzamento e la valorizzazione degli esiti del Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) quale supporto alle stesse istituzioni scolastiche
a) Rilancio dell’autonomia scolastica
Il rilancio dell’autonomia scolastica passerà attraverso interventi coordinati diretti alla semplificazione degli adempimenti burocratici, nonché alla promozione dell’iniziativa autonoma delle scuole. Particolare attenzione sarà riservata alle scuole “fragili”, cui dovrà essere garantito il sostegno sempre più efficace da parte degli Uffici scolastici regionali, oltre alla disponibilità di profili professionali a supporto, anche attraverso la costituzione di apposite strutture tecnico-consulenziali. Saranno, inoltre, progettati e implementati meccanismi per la condivisione e la messa a sistema delle buone pratiche realizzate dalle comunità scolastiche.
b) Sistema Nazionale di Valutazione (SNV)
Occorre promuovere e potenziare l’attività di valutazione delle scuole, dei dirigenti scolastici e del personale docente, valorizzandone gli esiti, anche a supporto del processo di sviluppo dell’autonomia scolastica. si intende, inoltre rafforzare il corpo ispettivo.
7 – INVESTIRE SUL SISTEMA INTEGRATO 0-6
L’inserimento precoce nel sistema educativo è un fattore in grado di favorire il successo formativo degli studenti, oltre a costituire un importante strumento al servizio della parità di genere. La costruzione di un sistema educativo integrato da 0 a 6 anni, caratterizzato da elementi certi di qualità, rappresenta un obiettivo sfidante per il nostro paese ma anche una risorsa fondamentale per quel rilancio che costituisce una delle scelte qualificanti strutturali presenti nel PNRR. La prospettiva su riferita esce rafforzata dalla approvazione del Piano nazionale 0-6 avvenuta nei primi giorni del mese di agosto 2021, dopo l’intesa con Regioni e Comuni raggiunta in Conferenza Unificata in data 8 luglio. A tutt’oggi siamo in attesa dei decreti di erogazione da parte del Ministero dell’istruzione, dopo la deliberazione del consiglio dei ministri in data 25 marzo 2022.
a) Piano asili nido e scuole dell’infanzia
Nel PNRR, il Ministero ha previsto una misura di investimento finalizzata all’accrescimento dell’offerta educativa nella fascia 0-6 su tutto il territorio nazionale, attraverso la costruzione di nuovi asili nido e nuove scuole dell’infanzia, ovvero mediante la messa in sicurezza di quelli esistenti.
b) Iniziative a sostegno del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni
Il Ministero intende, inoltre, aumentare le risorse da destinare alla promozione di azioni di sostegno e valorizzazione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni, anche al fine di attivare percorsi di formazione in servizio specificamente rivolti al personale operante nel sistema 0-6 e di implementare un sistema efficace di valutazione e monitoraggio.
8 – RAFFORZARE LA CAPACITÀ AMMINISTRATIVA E GESTIONALE DEL MINISTERO
Al fine di dotare l’Amministrazione degli strumenti necessari per affrontare con successo le sfide connesse all’attuazione del PNRR, è necessario realizzare un complesso organico di azioni dirette al rafforzamento della capacità amministrativa del Ministero.
a)Innovazione, semplificazione ed efficientamento dei processi gestionali
È fondamentale proseguire nello sforzo di digitalizzazione e dematerializzazione dei processi per agevolare la condivisione di informazioni tra le strutture amministrative coinvolte.
b) Politiche per il personale
È indispensabile potenziare il capitale umano del Ministero, procedendo ad una graduale riduzione delle carenze di organico che investono l’Amministrazione, condizionandone l’operatività. Il Ministero favorirà il rilancio delle politiche di formazione e valorizzazione del personale in servizio, sostenendone la crescita professionale, individuando i gap di competenze e intensificando le iniziative di formazione specifica.
c) Anticorruzione e trasparenza
In linea con le previsioni del Piano nazionale anticorruzione (PNA) e con le indicazioni specifiche contenute nel Piano triennale per la prevenzione della corruzione e la trasparenza (PTPCT) del Ministero, saranno promosse tutte le azioni necessarie a garantire l’integrale rispetto del quadro normativo vigente in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza delle Pubbliche amministrazioni. Considerata la strumentalità degli strumenti di prevenzione all’efficacia delle misure di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, occorre implementare azioni di monitoraggio delle misure di prevenzione del rischio corruttivo e di valorizzazione del principio della trasparenza, verificando, altresì, l’attualità della mappatura dei processi, anche alla luce del nuovo assetto organizzativo e delle alle aree di rischio generali e specifiche che connotano l’azione del Ministero.