Come è noto, il 1° Luglio 2023 è entrato in vigore il nuovo Codice dei Contratti pubblici di cui al D.L.vo 31 marzo 2023, n.36. Tale provvedimento trova applicazione anche nei confronti delle istituzioni scolastiche, come esplicitamente previsto dal Regolamento di contabilità scolastica.
Di conseguenza, le istituzioni scolastiche, a partire dal 1° luglio 2023, per svolgere l'attività negoziale in modo corretto devono aggiornare e adeguare gli atti di gara e tutti i documenti ad essi collegati alle nuove norme. In particolare, si rende necessario aggiornare il Regolamento interno d'istituto sulla disciplina delle attività negoziali come documento propedeutico per poter emanare gli atti di gara che a tale regolamento si devono uniformare. Infatti, l'art.45 del Regolamento di contabilità scolastica di cui al D.I. n.129/2018 attribuisce all'autonomia regolamentare del consiglio d'istituto la potestà di definire, nei limiti stabiliti dalla normativa vigente in materia di contratti pubblici, i criteri ed limiti per lo svolgimento dell'attività negoziale a cui il dirigente scolastico si dovrà attenere nella predisposizione degli atti di gara e nell'affidamento dei contratti.
L'attività di regolamentazione è un atto complesso e di notevole rilevanza per l'organizzazione interna della scuola. In genere tali norme contengono disposizioni organizzative degli uffici o modalità di svolgimento delle singole attività. Tali norme sono norme interne che bene inteso non costituiscono fonti secondarie, per cui non hanno bisogno di una copertura legislativa che abiliti alla loro specifica emanazione. Il potere esercitato dal Consiglio d'istituto è quello di autorganizzazione. I regolamenti interni devono essere aderenti alle specifiche esigenze organizzative dei singoli istituti scolastici, alle loro caratteristiche ordinamentali, nel senso che il regolamento di un istituto alberghiero, col sistema del copia e incolla oggi imperante sul web, non può essere identico a quello di un istituto comprensivo. I regolamenti interni devono esplicitare gli spazi di autonomia di cui la singola scuola dispone. Nel costruire il regolamento interno non ci si può limitare alla citazione delle norme primarie o regolamentari, perchè le norme primarie e le norme regolamentari per trovare applicazione non hanno bisogno di essere recepite nei regolamenti interni. Tali norme devono trovare applicazione comunque a prescindere se siano citati o meno nei regolamenti interni. Anzi i regolamenti interni non possono contenere norme in contrasto con le norme primarie e con le norme regolamentari. I regolamenti interni devono riempire gli spazi che le norme primarie e le norme secondarie demandano all'autonomia del consiglio d'istituto. In questo senso i regolamenti interni devono rispecchiare le specifiche esigenze di funzionamento del singolo istituto.
Lo schema di regolamento che vi proponiamo è uno schema di massima che deve essere completato e calato nella realtà organizzativa della singola scuola.
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