La motivazione sottesa alla decisione di non ammissione alla classe successiva deve tener conto, tuttavia, delle strategie e degli innovativi metodi di lavoro effettivamente adottati nell'ultimo mese di attività didattiche, anche qualora gli stessi siano stati ritenuti necessari dallo stesso corpo docente per un eventuale recupero di un livello sufficiente di conoscenze nelle varie materie; ossia indicare le ragioni per le quali siffatte innovative strategie di intervento non siano state idonee a permettere all'odierno appellante di recuperare le carenze rilevate nell'ambito delle valutazioni periodiche svolte in corso d'anno.

Inoltre, la motivazione sottesa alla decisione di non ammissione alla classe successiva deve contenere similmente un giudizio predittivo sulle possibilità di recupero in un più ampio periodo scolastico, non indicando le ragioni per le quali le carenze rilevate in sede di scrutinio finale non potessero essere recuperate nell'ambito di specifiche strategie di intervento suscettibili di essere attuate successivamente, anche nell'ambito della classe successiva, cui potere, dunque, ammettere il relativo alunno.

Consiglio di Stato sez. VI, 20/01/2021, n.638