In una seduta del collegio docenti, l’organo collegiale non approva il verbale. Un gruppo di Docenti chiede al Dirigente Scolastico di rendere più veloce e agevole la lettura e approvazione del verbale, anche non procedendo alla sua integrale lettura. Qua

Per prassi e Giurisprudenza consolidata il Verbale può essere letto e approvato seduta stante o anche nella seduta successiva .Il Dirigente Scolastico, in caso di non approvazione del verbale sottoscritto dal segretario e dal Presidente, dà comunque corso alle delibere adottate nella seduta a cui il verbale stesso si riferisce.

Infatti:

1) l’approvazione del verbale non equivale all’approvazione di tutte le deliberazioni in esso contenute, ma solo a riconoscere che i fatti narrati sono aderenti a quelli svoltisi nella seduta;

2) ogni interessato può proporre emendamenti solo alla esposizione dei fatti, non ritenendola conforme alla realtà, e detti emendamenti sono messi a votazione; se approvati il verbale viene integrato.

3) l’approvazione del verbale è fatta con delibera;

4) il verbale di un Organo collegiale può anche riportare solo i punti salienti della discussione, senza riportare interamente tutti i vari interventi (TAR Lombardia);

5) se il Collegio non approva il verbale di una seduta, si chiude lì e il Dirigente Scolastico non deve affatto riconvocare il Collegio;

6) il contenuto della deliberazione è la manifestazione di volontà dell’Organo, mentre la verbalizzazione serve solo a riportare tale manifestazione e a provare che essa esiste, c’è stata, ma non determina la volontà del deliberante;

7) la firma del verbale da parte del segretario e del Presidente prova già quanto è stato deliberato, mentre la sua approvazione garantisce solo che i fatti descritti sono quelli realmente avvenuti;

8) le deliberazioni degli Organi collegiali divengono esecutive e producono effetti già dal momento in cui i componenti dell’Organo le hanno votate e non quando viene approvato il verbale della seduta, proprio perché l’approvazione del verbale non ha alcun effetto sull’oggetto della deliberazione; (Consiglio di Stato)

Anche la dottrina è unanime in tale interpretazione; anzi possiamo dire che, per certi versi, essa va anche oltre, dal momento che alcuni studiosi (Agazzi) ritengono che addirittura le deliberazioni dell’Organo collegiale restano valide anche nel caso in cui il verbale non venisse né letto e né approvato.