In un'epoca come quella attuale la consulenza assicurativa specializzata ha un ruolo cruciale nel comparto scolastico: ecco in cosa consiste.
È ormai un ventennio che il broker assicurativo ha fatto la sua comparsa nelle scuole pubbliche italiane, tuttavia, definire il ruolo del broker, il suo raggio d'azione nel comparto scolastico e i vantaggi che derivano dal suo utilizzo, è tutt'altro che semplice.
Iniziamo dal principio. Cercando su Google: «Broker assicurativo scuola» si ottengono più di 100.000 risultati. Alla luce del numero di scuole, pubbliche e private, nazionali, potremmo dire che il tema è particolarmente sentito. Tuttavia, se entriamo nel dettaglio dei contenuti della ricerca, troviamo risultati molto diversi tra loro. A fronte della minima parte di articoli specifici legati al ruolo tipico del consulente, la maggior parte sono determinazioni di affidamento delle singole scuole.
Cerchiamo, quindi, di definire meglio il perimetro operativo.
Che cos’è la consulenza assicurativa?
La consulenza, anche quella assicurativa, è un’attività di consiglio. Nella lingua francese la parola conseil indica esattamente consulenza e determina l'attività di affiancamento specifico, prestata da un professionista qualificato, per l’impostazione di una strategia. Da qui la prima domanda non scontata: che cos’è la strategia?
Certamente strategia è diventato uno dei termini più abusati in assoluto. Si parla di strategia web, strategia aziendale, strategia di marketing, strategia di gestione delle risorse umane, strategia formativa, strategia di gara. Questa parola sembra ormai applicarsi a tutte le organizzazioni sociali. Anche la strategia assicurativa non fa eccezione.
Quando parliamo di assicurazioni, tuttavia, entriamo in un ambito per molti fumoso, spesso incomprensibile, fatto di luoghi comuni e frasi fatte, spesso condivise in maniera anche inconsapevole. Chi non ha mai sentito dire, o solo una volta pensato, che le assicurazioni costino troppo e non paghino mai i sinistri?
Per quanto riguarda l'ambito assicurativo scolastico, proviamo quindi a spiegare cos’è la strategia assicurativa, usando un esempio.
Molto spesso le scuole, anche perché oberate da decine di incombenze amministrative, decidono di stipulare una polizza senza entrare nello specifico delle motivazioni che portano a quella scelta. È un po' come per l'assicurazione dell'auto: è obbligatoria. Quindi, anche se non si è ben compreso il rischio specifico e la portata delle garanzie previste, l'importante è averla, possibilmente con un premio contenuto. M'è capitato spesso di sentir dire al personale scolastico: «Non mi serve la polizza integrativa perché ho già quella del sindacato». Quali siano le condizioni, i massimali o le modalità di denuncia restano quasi sempre un mistero, ma il solo pensiero di essere già assicurato è sufficiente a far scartare qualsiasi altra opzione.
Questi sono i due classici errori in termini di strategia assicurativa: sottovalutazione del problema e mancata conoscenza. Criticità che si traducono in mancanza di progettazione e conseguentemente in tutele mancanti o inadeguate.
A questo punto dovrebbe essere più chiaro: la consulenza assicurativa significa fornire alla scuola un’attività di consiglio o di supporto nell’impostazione strutturale, che risponde alle domande: cosa serve? cosa sarebbe opportuno fare? cosa va fatto? E quali sono gli strumenti necessari per farlo.
Un mondo che cambia
Per chi, come me, è nato tra gli anni '60 e '80 del secolo scorso, il mondo di oggi appare come la tempesta perfetta. Negli ultimi quindici anni, tutto è cambiato in modo strutturale. Non vedevamo cambiamenti così profondi dalla fine della seconda guerra mondiale. L'utilizzo massiccio del web, esasperato anche dalla recente pandemia globale, ha stravolto il modo in cui le persone interagiscono e comunicano.
Ma la rivoluzione che ha dematerializzato una parte del nostro mondo è appena iniziata e oggi all'orizzonte si intravede già l'arrivo massiccio dell'Intelligenza Artificiale, con le sue potenzialità e con i suoi pericoli.
Il genere umano non ha mai subito una tale pressione comunicativa e come conseguenza abbiamo innalzato i livelli di difesa e ci fidiamo sempre meno degli altri.
La scuola poteva restare estranea a tutto questo? Certamente no.
Il mondo semplice di una volta non tornerà più, questo nuovo mondo è molto più complesso. Anche la scuola è sottoposta alla tempesta perfetta delle nuove sfide e non è detto che abbia al proprio interno le competenze per gestirla.
La complessità richiede specialisti
Per questo motivo, almeno teoria, nella scuola c’è molto più bisogno di consulenza.
A ben guardare, la consulenza negli Istituti scolastici non è una novità assoluta. Dal 2008 è stata introdotta la figura del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) in ambito di sicurezza del posto di lavoro. Dal 2016 quella del Data Protection Officer (DPO) relativamente alla protezione dei dati personali. Anche il broker assicurativo, in parte, s'è ritagliato un proprio spazio specifico, tuttavia, questa figura è più relegata ad un ruolo tattico piuttosto che strategico.
A differenza della grande Pubblica Amministrazione (Regioni, Province Autonome, Province e Città Metropolitane, Comuni, Comunità montane, Aziende Sanitarie, Università, Società partecipate, ecc.), dove il Broker assume una funzione di consulente tecnico legato alla gestione specifica del rischio, nella scuola l’intervento del consulente è ancora inteso più a razionalizzare e sovraintendere alle procedure in fase di selezione delle Società offerenti, piuttosto che deputato alla gestione complessiva della polizza.
Il motivo, come accennavo più sopra, è che la stragrande maggioranza delle scuole non ha una precisa percezione strategica del rischio e conseguentemente, s’avvale del Broker, quasi esclusivamente, per l'aspetto tattico, ovvero approntare una procedura amministrativamente corretta.
Le indicazioni dell'Autorità e del Ministero dell'Istruzione
Quanto abbiamo avuto modo di vedere più sopra ci porta a pensare che il brokeraggio assicurativo scolastico è ancora immaturo. Ne deriva che, nonostante le indicazioni delle autorità garanti, il ruolo che la scuola delega al Broker è più focalizzato alle corrette modalità di sottoscrizione della polizza piuttosto che ad una funzionale copertura del rischio specifico.
Eppure le indicazioni e i pareri istituzionali sono molto chiari.
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 9836/2001 afferma che: «[…] la cifra distintiva propria dei Broker è che, rispetto agli altri intermediari assicurativi e ai tipici mediatori, non promuovono un singolo affare ma prima ancora la cultura assicurativa».
La Determinazione ANAC n. 2 del 13 marzo 2013 indica come: «L'attività del Broker tende sempre più a non esaurirsi nella mera individuazione della controparte assicurativa, ma a qualificarsi alla stregua di una collaborazione di ampio respiro con l'amministrazione, tesa alla prevenzione ed alla gestione dei rischi. In questo senso, sembra opportuno che le stazioni appaltanti, nella ricerca del Broker, valorizzino in modo adeguato le capacità tecniche di consulenza a scapito della pura intermediazione».
Il rischio è quello riconosciuto anche dallo stesso Ministero dell'Istruzione, quando nel mese di novembre 2021, nel Quaderno n. 4, contenente le linee guida in relazione ai contratti assicurativi, evidenzia come: «l’elevata asimmetria informativa che caratterizza il mercato dei prodotti assicurativi, determina il rischio per l’Istituzione Scolastica di acquisire un prodotto assicurativo non confacente alle proprie esigenze».
Il ruolo del broker assicurativo nella scuola nella stipula del contratto
Facendo un discorso di carattere generale, semplificando senza essere semplicistico e senza entrare nelle specifiche realtà, è possibile affermare che oggi l’obiettivo della maggioranza delle società di brokeraggio, operanti sul mercato scolastico, è più portato alla gestione del portafoglio polizze piuttosto che sul risk assessment. L'attività consulenziale è, quindi, in larga parte disattesa a fronte di quella, economicamente più redditizia, legata alla stipula della polizza.
Quali dovrebbero essere le attività del broker anche alla luce delle indicazioni espresse dalle Autorità?
In prima battuta una precisa Analisi del rischio. A chiunque abbia anche una minima conoscenza della realtà scolastica, non può sfuggire che le tipologie di rischio sono estremamente diversificate in relazione al tipo di Istituto. L’età, il numero degli studenti, le attività scolastiche, i progetti, le competenze, le attrezzature utilizzate, differiscono tra una scuola e l’altra, spesso anche tra Istituti con indirizzi analoghi. Il Broker assicurativo deve effettuare l'analisi del rischio declinata sulle peculiarità della scuola specifica.
Il passaggio successivo, diretta conseguenza dell’analisi preliminare, è quello legato allo Studio Assicurativo. Il Broker, estrapolata la specificità dell’Istituto, redige un’analisi di quali e quanti sono i rischi e come trasferirli alle Società assicuratrici, valutando da un lato la reale sicurezza della scuola e dall’altro la capacità dell’assicuratore di sottoscrivere il contratto.
Un passaggio da sottolineare in questo senso è legato al numero e alla tipologia di tutele assicurative che il broker valuta idonee per l'Ammnistrazione scolastica. Il consulente che si limita esclusivamente alla polizza di Responsabilità Civile e Infortuni della scuola probabilmente non ha effettuato nessuna specifica analisi del rischio. Esistono Istituti scolastici di carattere professionale che necessitano di molteplici polizze assicurative, alcune opportune, altre obbligatorie per legge. Ma anche gli Istituti comprensivi oggi necessiterebbero di polizze a tutela dei beni di proprietà, alla luce degli investimenti effettuati con i PON e il PNRR. L'amministrazione scolastica, preso atto del documento, valuta l’adeguatezza degli ambiti operativi delle coperture proposte, anche in relazione ai costi delle stesse e apporta le eventuali correzioni. Alla luce di queste prese d’indirizzo, il Broker appronta i Capitolati di polizza che saranno adottati in selezione.
La capacità del Broker assicurativo si evidenzia soprattutto in quest’aspetto. Il consulente dev’essere in grado di redigere capitolati che, mantenendo elevati standard di sicurezza per la scuola, siano anche accettati dagli assicuratori. Un capitolato favorevole alla scuola, ma che non trova accettazione da parte degli Società assicuratrici, è uno sforzo inutile e inconcludente, poiché porterà le Società assicuratrici a proporre condizioni standardizzate rendendo assolutamente inutile la consulenza del Broker.
Il passaggio successivo è l'assistenza nella Procedura Selettiva messa in atto dall'Amministrazione scolastica. Quest'aspetto assume una particolare importanza anche alla luce delle prossime modifiche al Codice dei Contratti Pubblici in applicazione dal prossimo 1° luglio 2023. Resta inteso che la procedura selettiva, esattamente come le determinazioni relative alla Società assicuratrice appaltatrice, sono competenza unica ed esclusiva dell’Istituto scolastico. Ai sensi della normativa, il Broker non si sostituisce all’Amministrazione, ma la assiste in fase di selezione ed eventualmente di comparazione delle offerte pervenute.
Anche l'aspetto relativo all'eventuale comparazione merita un approfondimento. Il Broker coadiuva l’Amministrazione scolastica nella valutazione delle offerte ricevute, fornendo strumenti interpretativi chiari ed intelligibili. Comparazioni matematiche improprie o avulse dalla procedura istruita, oppure completamente indecifrabili, oltre a non essere di nessuna utilità per il Dirigente, Responsabile dell’attività negoziale, perpetuano il mito che il processo selettivo legato all’assicurazione sia ostico e incomprensibile, oltre a lasciare sempre il dubbio sulla correttezza della scelta effettuata.
Il ruolo del broker assicurativo nella scuola dopo la stipula del contratto
Ultimata la selezione, il Broker assicurativo è tenuto a dare assistenza nella gestione amministrativa delle polizze e nel controllo degli adempimenti contrattuali prima delle stipula del contratto e nel corso del periodo assicurativo. Purtroppo, molti Broker operanti nella scuola tendono a scomparire dopo la stipula della polizza lasciando all’Amministrazione tutte le incombenze relative alla verifica e alla gestione dei contratti stipulati. Questo atteggiamento non è di nessuna utilità per l’Istituto, al contrario, è foriero di eventuali danni potenziali. L’assistenza si declina nella verifica che il contratto stipulato rispetti quanto offerto dalla Società assicuratrice in fase di selezione, nell’aggiornamento dei valori assicurati alla luce della normativa di riferimento collegata, nella possibile variazione dei rischi, alla luce di eventuali problematiche emergenti e le modalità per le relative risoluzioni, nella segnalazione degli eventuali adempimenti obbligatori indicati nelle polizze, nella segnalazione preventiva delle scadenze delle polizze e dei premi collegati, nella comunicazione dei dati di regolazione, nonché nella scadenze relative al pagamento dei premi. Non bisogna dimenticare che il Broker assicurativo è soggetto di tutela per l’Amministrazione scolastica e il suo intervento garantisce la correttezza e la razionalizzazione dei processi.
Certamente l’ambito dove l’attività del Broker diventa più concretamente visibile e importante per l’Amministrazione scolastica è l’assistenza nella gestione dei sinistri.
Solo i Dirigenti scolastici le cui scuole hanno subito danni particolarmente rilevanti sono in grado di percepire la differenza tra una buona e una scarsa o inesistente consulenza.
Sarebbe, tuttavia, riduttivo ritenere sinistri di particolare complessità solo quelli relativi ad infortuni con esito mortale o gravi invalidità permanenti.
L’esperienza diretta, al contrario, evidenzia come i cosiddetti danni minori, come la rottura degli occhiali o degli strumenti didattici (tablet, strumenti musicali di proprietà della famiglia dell’alunno), molto spesso abbiano una gestione particolarmente difficile o quantomeno fastidiosa, a causa delle clausole contrattuali o degli importi assicurati.
Il Broker assicurativo, quindi, non solo deve saper predisporre un contratto adeguato alle reali necessità ed esigenze dell’Istituto, ma deve anche saper intervenire con la Società assicuratrice, il liquidatore o il perito per verificare la corretta applicazione delle procedure e il giusto indennizzo.
Anche i furti di materiale all’interno dell’Istituto scolastico, purtroppo sempre più frequenti, rientrano nella definizione di sinistri rilevanti la cui gestione dev’essere accurata e supportata direttamente dal consulente. Un certo rilievo stanno anche assumendo i livelli di responsabilità tra la scuola e l'Ente Locale o il privato proprietari degli immobili, oppure le società che erogano servizi all’Amministrazione scolastica. Basti pensare alla vigilanza durante i servizi mensa, oppure ai servizi di distribuzione automatica di cibi e bevande o al servizio di piccola ristorazione negli Istituti superiori.
L’azione del Broker, in questi casi, spazia dall’assistenza prestata in fase di redazione della denuncia alla capacità di mediare gli interventi con il legale della controparte, con il perito o il liquidatore, dalla verifica puntuale delle garanzie applicate a quella delle somme liquidate o rimborsate.
Da ultimo, è bene ricordare come le scuole siano realtà sempre più spesso vincolate ad altri soggetti a cui appaltano prestazioni e servizi. L’attività consulenziale del Broker risulta spesso apprezzabile anche in fase precontrattuale con questi soggetti. Al Broker assicurativo, infatti possono essere sottoposte le clausole contenute nei contratti che andranno ad essere stipulati al fine di escludere o limitare la responsabilità della scuola.
Come certamente non sfuggirà ai più, le complessità crescenti del mondo di oggi fanno sì che ognuno di questi aspetti sia incredibilmente articolato.
Proprio per questo motivo la consulenza prestata dal broker assicurativo dovrebbe interfacciarsi in parallelo, oltre che con l'Amministrazione scolastica, anche con tutti gli altri operatori che a vario titolo sono incaricati dei processi legati alla sicurezza.